Comportamento del gatto malato: quando preoccuparsi?

Chi ama il proprio animale domestico non potrà fare a meno che averne cura ogni giorno. I nostri animali domestici diventano davvero veri e propri componenti della famiglia con cui gioiamo e soffriamo. Come per qualsiasi altro membro della famiglia, se il nostro animale domestico si ammala, è davvero una fonte di grande preoccupazione. E’ molto importante fare attenzione al comportamento del nostro animale per capire se sta effettivamente in buona salute. Per alcuni animali, inoltre, si ha una percezione meno chiara dello stato di salute reale perché più solitari, come ad esempio il gatto. E’ davvero importante osservare il comportamento del proprio gatto per sapere il suo stato di salute.

A cosa prestare attenzione?

È importante fare attenzione in generale a tutti i comportamenti dell’animale. Come tutti gli animali domestici, i gatti hanno comportamenti molto abitudinari. Una variazione repentina e importante nel loro comportamento non è mai un segno da sottovalutare.

Se nel migliore dei casi è semplicemente un cambiamento di abitudine, spesso si nasconde altro. In particolar modo se l’animale tende ad essere meno presente e più sfuggevole del solito o tende a nascondersi non è mai un segno positivo.

Già per sua natura il gatto è un animale decisamente meno incline ad esempio del cane ad interagire con il padrone. A maggior ragione quando è malato avrà ancora meno voglia di interfacciarsi con il suo padrone e tenderà a nascondersi per stare in solitudine. Per questo diventa davvero fondamentale impegnarsi per cercare di capire se il nostro gatto è davvero in salute o se invece è necessario preoccuparsi e curarlo prima che il suo stato peggiori.

Molti sono i sintomi da osservare nel suo comportamento ma alcuni sono davvero fondamentali per capire se è davvero necessario preoccuparsi per la salute del nostro amico a quattro zampe.

Quando preoccuparsi davvero per il nostro gatto

Di certo il sintomo più evidente è il sonno. Un gatto malato dormirà quasi sempre durante la giornata perché la stanchezza dovuta al malessere provoca sonnolenza. E’ importante tenerlo monitorato molto da vicino e vedere se nella giornata svolge tutte le sue regolari funzioni vitali.

Se mostra dimagrimento, inappetenza o ancora vomito o diarrea, allora è il caso di tenerlo sotto stretta osservazione. Se dopo una giornata di osservazione non si vedono miglioramenti allora è davvero il caso di portarlo dal veterinario.

Anche quando magari si nota un rigonfiamento strano in qualche parte del corpo è il caso di portarlo immediatamente a far visitare perché la condizione potrebbe essere grave ma non ancora irrecuperabile.

Per aiutare e tranquillizzare il tuo gatto nei periodi in cui sta male puoi adoperare gli infusori di feromoni per gatti che tranquillizzano in maniera naturale il tuo amico a quattro zampe.

Un elemento importante per decidere se la situazione sia grave oppure no è anche la febbre. E’ opportuno misurare la temperatura con un termometro rettale al gatto e segnarla.

Se la temperatura si trova in un intervallo tra 37.5 e 39.2 °C, allora la situazione è nella norma e non si tratta di febbre. Se la temperatura supera i 39.2 gradi allora vuol dire che il nostro gatto ha la febbre e quindi è necessario portarlo dal veterinario. Ancora più importante è portarlo dal veterinario quando la temperatura è inferiore ai 37.5 gradi, perché vuol dire che è malato.

Un altro problema molto comune che potrebbe indicare che il nostro gatto è malato sono i bisogni. Se il gatto fatica a urinare oppure le sue feci sono dure e anche arrotondate allora è necessario portarlo dal veterinario. Bisogna prestare particolare attenzione anche alla presenza di sangue nelle urine o nelle feci. Questo è molto importante per cercare di capire se la situazione è allarmante e occorrono cure immediate.

Se vuoi sapere di più sul tuo micio leggi il nostro articolo dedicato sul comportamento del gatto